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La ricerca delle parole chiave per i contenuti in ottica SEO nel 2023

La ricerca delle parole chiave per i contenuti in ottica SEO nel 2023

Negli ultimi anni in particolare, e dopo l’aggiornamento di Hummingbird nel 2013 ed E.A.T. nel 2018 di Google, il mondo della SEO (Search Engine Optimization) è stato in costante evoluzione.

Nel 2023, la SEO è considerata un’attività strategica sempre più complessa: in questo articolo analizziamo come approcciarsi ad una delle micro aree del mondo della SEO: le keywords.

Una delle pratiche volte al miglioramento del posizionamento di un sito web è la ricerca e valutazione delle parole chiave, che rappresentano i termini più utilizzati dagli utenti per cercare informazioni online.

Ma cosa sono esattamente le keywords e qual è il loro ruolo all’interno della strategia SEO? In questo articolo esploreremo in dettaglio la ricerca delle parole chiave per i contenuti in ottica SEO e guarderemo ai cambiamenti a cui attenersi nel 2023.

1 - Cosa sono le keywords?

Le keywords, o parole chiave, sono i termini o le frasi che gli utenti digitano nei motori di ricerca per cercare informazioni su un determinato argomento. In altre parole, rappresentano le parole o le frasi che le persone utilizzano per esprimere la loro intenzione di ricerca.

La ricerca delle parole chiave per i contenuti in ottica SEO nel 2023

2 - Che funzione hanno le keywords?

Le keywords sono fondamentali per la SEO perché aiutano i motori di ricerca a capire di cosa tratta un determinato contenuto. Quando un utente digita una parola chiave, i motori di ricerca cercano tra i contenuti presenti online per trovare quelli che meglio rispondono alla sua richiesta.

In questo senso, le keywords rappresentano un ponte tra le esigenze degli utenti e i contenuti presenti sul web. Utilizzando le parole giuste, è possibile migliorare la visibilità dei propri contenuti online e attirare un maggior numero di visitatori.

3 - Principali tipologie di keywords

Esistono diversi tipi di keywords, che possono essere classificate in base alla lunghezza, alla struttura e al contesto di utilizzo. Le principali tipologie di parole chiave sono:

  • – Short-tail keywords: dette anche vanity keywords, sono parole chiave brevi, generalmente composte da una o due parole e con volumi di ricerca elevati. Per questo sono molto competitive e difficili da posizionare, ma non per forza le migliori;
  • – Long-tail keywords: sono parole chiave più lunghe, composte da 3 o più parole, come “scarpe da running nere” o “ricette di cucina veloci”. Sono meno competitive e meno difficili da posizionare rispetto alle short-tail keywords, perché hanno un volume di ricerca inferiore. Questo non significa che siano meno strategiche: a conti fatti, sono parole chiave molto più efficaci, in quanto mirano all’intento di ricerca e, di conseguenza, rendono il posizionamento più semplice;
  • – Keyword branded: sono parole chiave che includono il nome dell’azienda, del prodotto o del brand, come “Nike Air Max” o “iPhone Apple”. Sono utilizzate per attirare traffico verso un sito web specifico;
  • – Keyword locali: sono parole chiave che includono il nome di una città o di una regione, come “pizzeria a Milano” o “hotel a Roma”. Sono utilizzate per attirare traffico da una determinata area geografica.

Nella valutazione strategica delle parole chiave per scrivere contenuti in ottica SEO, ad oggi non basta più basarsi su di una sola parola chiave. Con gli aggiornamenti delle norme di comportamento fornite da Google (ci focalizziamo su questo motore di ricerca in quanto tra i più utilizzati al mondo) l’attività di SEO è in continua evoluzione e la concorrenza è sempre più alta.

Quindi, in primis occorre definire un gruppo di keywords su cui redigere un contenuto o modificarne uno già esistente; in secondo luogo bisogna interpretare il search intent.

4 - Cos'è il Search Intent?

Il search intent, o intento di ricerca, è la finalità che l’utente ha quando digita una parola chiave sui motori di ricerca. Si tratta di un concetto strettamente collegato con quello della ricerca delle parole chiave, le quali possono essere caratterizzate da diversi intenti di ricerca. Il Search intent è un concetto che ai fini della SEO sta assumendo un’importanza crescente, anche nel 2023.

Possiamo definire 4 tipologie principali di intento di ricerca:

  • – Informational: l’utente cerca informazioni su un argomento, più o meno specifico. Ad esempio, “come si fa la pasta al pesto”;
  • – Navigational: l’utente cerca un sito web specifico o una pagina web all’interno di un sito. Ad esempio, “Facebook login”;
  • – Commercial: l’utente ricerca informazioni su prodotti o servizi specifici, per farsi un’idea delle offerte e dei modelli, tuttavia non ha ancora intenzione di acquistarli. L’utente compie questa sorta di “indagine” per valutare l’acquisto in un secondo momento. Un esempio di search intent commerciale è: “migliori scarpe da corsa”.
  • – Transactional: a differenza del punto precedente, con il search intent di tipo transazionale l’utente ha intenzione di acquistare un prodotto o servizio. Infatti, ha già cercato e raccolto le informazioni che gli occorrevano e ora intende eseguire un’azione specifica, come acquistare un prodotto, scaricare un’app o registrarsi su un sito. Questa è la tipologia di search intent più impattante: le keywords che rispondono a questa necessità intercettano un cliente “caldo”, ossia propenso all’acquisto di prodotti o servizi. Ad esempio, “acquisto scarpe da corsa online”.

Comprendere il search intent degli utenti è fondamentale per creare contenuti pertinenti e rilevanti, che rispondano alle esigenze degli utenti. Quando i contenuti soddisfano le aspettative dell’utente, aumenta la probabilità che il sito web ottenga un posizionamento elevato sui motori di ricerca. Di conseguenza, è importante dedicare tempo alle migliori keywords in base all’intento di ricerca su cui si intende puntare, in particolare nel 2023, a seguito della direzione intrapresa da Google negli ultimi anni.

5 - Qual è il rapporto tra le keywords e la SEO nel 2023?

La ricerca delle parole chiave per i contenuti in ottica SEO nel 2023

Dopo queste precisazioni, è giunto il momento di capire quanto tutto questo sia significativo nel 2023. Negli ultimi anni Google ha intrapreso una direzione volta a prioritizzare il rapporto tra search intent e SEO. Per questo, il posizionamento delle pagine e dei contenuti di un sito web non può prescindere da una conoscenza precisa degli obiettivi di ricerca dell’utente, soprattutto in ottica di conversione.

Infine, la SEO è un’attività di competizione e come tale, oggi più che mai, è imprescindibile guardare alla concorrenza. Studiare che tipo di contenuti pubblicano i concorrenti, come sono strutturati e come distribuiscono le keywords è un lavoro da avviare alla base della valutazione sulle keywords. 

Come abbiamo già detto, non si può più focalizzarsi solo sulle parole chiave o, peggio, su una sola, come era pratica comune una decina di anni fa. Inoltre, i progetti SEO non sono tutti gestibili allo stesso modo: un blog con news di settore attira ricerche molto diverse rispetto alle schede dei prodotti di un e-commerce. Di conseguenza, la strategia alla base del lavoro delle keywords sarà diversa, come anche la valutazione dell’intent, la quantità di parole nel testo e la disposizione delle immagini.

Conclusioni

L’analisi delle parole chiave per la SEO rappresenta le fondamenta per lo sviluppo e l’ottimizzazione, nell’ottica di raggiungere i primi risultati di ricerca. L’obiettivo è, infatti, quello di fornire una risposta originale, unica, coerente e interessante per l’intento di ricerca dell’utente (il nostro target di riferimento).

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