TIM, leader nel settore delle telecomunicazioni in Italia, ha annunciato un’accelerazione nel processo di digitalizzazione del Paese, avviando lo switch off delle prime centrali in rame. Questa strategia mira a favorire l’adozione diffusa delle nuove tecnologie in fibra ottica da parte di cittadini e imprese, migliorando così le prestazioni e la qualità complessiva dei servizi offerti.
Secondo quanto dichiarato da TIM, il passaggio dalla rete in rame alla fibra ottica non solo migliorerà notevolmente le prestazioni e la qualità del servizio offerto, ma comporterà anche una significativa riduzione dei consumi energetici. Questo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo delle infrastrutture di telecomunicazione nel Paese.
Attraverso le loro fatture telefoniche, i clienti TIM sono stati informati riguardo alla necessità di effettuare la transizione verso una connessione a banda ultralarga entro il 24 maggio per continuare a usufruire dei servizi di fonia e navigazione Internet. Il passaggio definitivo, con lo switch off delle centrali in rame, è previsto per il 25 maggio.
Inoltre, TIM ha garantito che durante questo periodo di transizione i suoi clienti riceveranno assistenza completa. Il servizio clienti sarà disponibile per verificare gli impianti domestici o aziendali e fornire moduli in comodato d’uso gratuito. Le condizioni tariffarie e i numeri telefonici rimarranno invariati per garantire la continuità del servizio.
Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati da Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) nell’ambito di un più ampio piano di rinnovamento delle tecnologie. TIM ha comunicato direttamente con le amministrazioni comunali per garantire una transizione fluida e trasparente.
Le operazioni di switch off delle centrali in rame sono già iniziate in alcune regioni chiave d’Italia:
In Sardegna, TIM sta accelerando sul Piano Italia a 1 Giga, con l’obiettivo ambizioso di realizzare reti ultraveloci in tutti i 377 comuni della regione. Questo progetto richiede un impegno significativo e una stretta collaborazione tra tutte le parti coinvolte per garantire il completamento entro i tempi previsti, con una particolare attenzione alle peculiarità del territorio e delle dimensioni dell’intervento.
Il Piano prevede un investimento complessivo di oltre 510 milioni di euro, con oltre 356 milioni provenienti da fondi pubblici e circa 154 milioni da parte del Gruppo TIM. I lavori sono già in corso in numerosi comuni e si prevede il completamento entro giugno 2026.
In conclusione, l’accelerazione di TIM sullo switch off delle centrali in rame e il potenziamento delle reti in fibra ottica rappresentano un passo significativo verso la digitalizzazione del paese, migliorando l’efficienza, le prestazioni e la sostenibilità complessiva delle infrastrutture di telecomunicazione in Italia.
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